TEATRO CARENI di Pieve di Soligo
IL NOSTRO CARTELLONE
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00
Giovedì 19 ottobre 2023 – ore 21
“IL BISBETICO” di Menandro
Regia di Enzo Rapisarda
Commedia comica in due atti ispirata al Dyscolos
Nuova Compagnia Teatrale Verona
Esilarante commedia liberamente tratta dall’unica opera che possediamo integralmente del grande commediografo greco Menandro: “Dyscolos” ovvero “il misantropo” o, appunto, “il bisbetico”. Cnemone, vecchio burbero e misantropo, vive assieme alla sua serva scontrosa Simiche e alla giovane figlia, tenendo quest’ultima isolata dal resto del mondo. Il dio Pan commosso dalla devozione della ragazza decide, con l’aiuto delle altre divinità, di far arrivare alla sua porta un bel giovane aristocratico ateniese. L’amore dei due ragazzi sarà ostacolato dal proverbiale caratteraccio di Cnemone, ma avrà a favore l’astuzia dello scaltro e fedele Pirria, che in questa nuova versione vedrà spostare su di sé l’accento comico della vicenda, diventando il protagonista indiscusso agli occhi del pubblico, incapace di trattenere le continue risate causate da un crescendo di battute e situazioni comiche in un ritmo quasi vertiginoso.
Giovedì 9 novembre 2023 – ore 21
“COME SI FANNO LE COSE”
di e conLuigi Budel e Marco De Martin Modolado
Regia di Cristina Gianni
MDM Productions
I due protagonisti, Valentino e Massimo, amici e colleghi di fabbrica, progettano, attraverso un furto con destrezza, di realizzare il sogno della loro vita: abbandonare il logorio e le miserie della fabbrica e rilevare l'agriturismo “Monteparadiso” nella foresta del Cansiglio.
Giovedì 30 novembre 2023 – ore 21
“PICCOLI CRIMINI CONIUGALI” di Eric-Emmanuell Schmitt
con: Anna Tringali, Giacomo Rossetto
regia: Giorgio Sangati
Teatro Bresci
“Piccoli crimini coniugali” è un thriller psicologico appassionante, una commedia al vetriolo che mescola humor e noir, amore e odio, una mise en abyme che porta in scena l’arte come strumento catartico per liberarci dai nostri lati oscuri (imparando a riconoscerli).Protagonista una coppia di raffinati intellettuali borghesi che si ritrova improvvisamente a dover ridisegnare la propria vita coniugale a causa di un’imprevista perdita di memoria. Gilles, infatti, è stato vittima di un misterioso incidente ed è tornato a casa senza ricordare più nulla della sua vita passata, che cerca di ricostruire grazie a quello che la moglie, Lisa, gli racconta. Se all’inizio il passato sembra ricomporsi senza troppe difficoltà, gradualmente, attraverso un dialogo serratissimo e continui colpi di scena si fanno strada verità più scomode.
Giovedì 18 gennaio 2024 – ore 21
“INCANTO D’APRILE”
Drammaturgia e regia Alberta Toninato
Con: Betty Andriolo, Linda Bobbo, Paola Brolati e Marta Richeldi
Bottegavaga
Tratto da The Enchanted April di Elisabeth Von Arnim.
Quattro signore inglesi affrontano, senza mariti e senza conoscersi, una vacanza in Italia. Il luogo prescelto è un castello medievale arroccato sulle scogliere liguri a picco sul mare. Ad attirare le viaggiatrici è un annuncio nel Times: il sole del Mediterraneo e l’immagine di un glicine che si sviluppa su antiche mura di pietra diventano il miraggio da rincorrere, il Paradiso su questa terra da conquistare e vivere. La meraviglia di un aprile in Italia sarà in grado di esercitare una vera trasformazione nelle quattro protagoniste: l’infelicità da cui ognuna proviene verrà riscattata dalla bellezza dei fiori e del mare, dall’armonia che si crea all’interno di un microcosmo di donne diversissime tra loro, che si modificano e si completano l’una con l’altra.
Sabato 10 febbraio 2024 – ore 21
“IL MALATO IMMAGINARIO” di Molière
Regia di Antonio Sartor
Compagnia Teatrale Tremilioni
La commedia, divisa in due atti, presenta le vicende di Argante e della sua famiglia. Il protagonista è schiavo della sua ipocondria al punto tale da voler costringere sua figlia Angelica a sposarsi con Tommaso Diarreticus, figlio di un dottore, in modo da poter avere tutte le cure necessarie in qualsiasi momento e perché ritiene che appartenga ad una famiglia economicamente ben agiata.
Ma la povera figlia, già innamorata del giovane Cleante, si rifiuta e, sostenuta da Tonina, la serva, ribadisce la sua volontà di autonomia nella scelta del suo futuro marito. Entra poi in scena la giovane moglie di Argante, Belina, sposata in seconde nozze, la quale prova un avido disprezzo per il marito e che vorrebbe mandare la figlia in convento, per poter così essere più libera di circuire il marito e, con l’aiuto dello scaltro notaio, Bonafede, far sì che intesti a lei tutti i sui beni.
Il protagonista però decide, ispirato da suo fratello Beraldo e da Tonina, di mettere alla prova le due donne, scoprendo così…
Giovedì 29 febbraio 2024 – ore 21
“ARLECCHINO MUTO PER SPAVENTO”
Soggetto originale e regia Marco Zoppello
Stivalaccio Teatro e Stabile del Veneto
Uno dei canovacci più rappresentati nella Parigi dei primi del ‘700, qui riproposto per la prima volta in epoca moderna, Il muto per spavento rappresenta un grande omaggio alla Commedia dell’Arte e all’abilità tutta italiana del fare di necessità virtù.La trama è quella “classica” della Commedia dell’Arte, con un amore contrastato e i lazzi e le improvvisazioni lasciate ai personaggi e alle maschere che portano in scena. Qui il giovane Lelio, lasciata Venezia e giunto a Milano, pretende sia fatta giustizia. Nella sua patria si è follemente innamorato di Flamminia, figlia di Pantalone De’ Bisognosi, ampiamente ricambiato. Ma il padre della giovane l’ha già promessa in sposa a Mario, figlio di Stramonia Lanternani, mercantessa di stoffe, anche se il timido Mario ama Silvia, giovane risoluta e determinata. Ecco il motivo della venuta di Lelio a Milano: ricondurre alla ragione Mario e la madre Stramonia o, alla peggio, sfidare il giovane a duello. La notizia avrebbe dovuto rimanere nascosta, ma Arlecchino, servitore di Lelio, appena giunto in città la diffonde ad ogni anima viva incontrata. Per ridurlo al silenzio il suo padrone gli gioca un tranello: finge che un demonio sia imprigionato nel proprio anello e, se Arlecchino parlerà, il demonio glielo rivelerà ed il servitore sarà decapitato. Arlecchino decide dunque di chiudersi in un religioso silenzio, diventando muto… per spavento!
INFO - BIGLIETTI:
Prevendita biglietti presso: Biblioteca Comunale di Pieve di Soligo in Piazza V. Emanuele II, 9
(dal lunedì al venerdì 14.30-18.30; lunedì, mercoledì e sabato 8.30-12.30)
Tel. 0438/985380 - biblioteca@comunepievedisoligo.it
IL GIORNO DELLO SPETTACOLO la biglietteria del Teatro Careni è aperta dalle ore 18.30 - Tel. 0438/964868
LUOGO:
TEATRO CARENI - Via Marconi, 16 - Pieve di Soligo
COSTI:
INGRESSO (posti numerati) Biglietto unico € 12,00
ABBONAMENTO per 6 spettacoli € 60,00